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11-Febbraio-2010

AEROPORTO ROMA CIAMPINO : COSTANTE RUMORE DIURNO E NOTTURNO, CON VALORI TRA 58,2 E 85 DECIBEL

CON LENZUOLA ANTISMOG E NUOVI ALLARMANTI DATI SUL RUMORE, LEGAMBIENTE E COMITATO RIDUZIONE IMPATTO AEROPORTO LANCIANO UNA NUOVA MOBILITAZIONE ALLA QUALE SIAECM IN AMBITO AL PROPRIO PROGRAMMA CULTURA DELLA SICUREZZA ADERISCE CON UNA SUA FOLTA SCHIERA DI MEDICI SPECIALIZZATI IN MEDICINA DEL LAVORO, PNEUMOLOGIA, CARDIOLOGIA E ONCOLOGIA


LA CONFERENZA DEI SERVIZI DI VENERDI’ IN REGIONE DECIDA SUL FUTURO DELLO SCALO, LIMITANDO OPERATIVITA’ VOLI.

Rumore costante a tutte le ore, di giorno e di notte, con aerei che decollano e atterrano nello scalo di Roma Ciampino, con valori fino a 85 decibel dB(A).
Legambiente e Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino hanno analizzato a fondo i dati rilevati dall’ARPA Lazio nell’ambito dello studio CRISTAL per l’intero anno 2008, trovando una situazione incredibile sotto il profilo acustico, a riconferma del costante stato d’assedio in cui vivono i circa 15mila abitanti che si affacciano sulla pista dell’aeroporto.

A poche ore dall’apertura della Conferenza dei Servizi, che venerdì mattina deciderà del futuro dell’aeroporto, Legambiente e Comitato lanciano una nuova mobilitazione contro l’inquinamento acustico ed atmosferico legato allo scalo laziale. Di notte nelle sei centraline della rete (tre a Ciampino, due a Marino ed una a Roma), considerando le settimane di maggior traffico aereo, non c’è un valore che sia nella norma: il rumore è molto fastidioso con valori che partono da 58,2 dBA e arrivano fino all’incredibile soglia di 82,4 dBA, quando il limite massimo consentito sarebbe di 55 dBA.

Di giorno non cambia nulla: sono proprio le aree più sensibili, quelle delle due centraline posizionate presso l’Asilo nido Axel di Ciampino, in via Isonzo, e presso la Scuola media statale Vivaldi di Marino, in piazza Albino Luciani, ad avere valori che oscillano invece tra 58,8 e 79,5 dBA, quando invece il limite sarebbe 50 dBA (essendo zone protette). Prendendo ancora in considerazione tutte le sei centraline, in un giorno rappresentativo, il 22 maggio, i valori più alti sono quelli registrati dalla centralina posizionata a Roma in un’area aperta vicino a delle villette, in prossimità dell’Ippodromo di Capannelle, con valori tra 67 e 81,1 dBA, e da quella a Ciampino nel giardino di un fabbricato residenziale, in prossimità del profilo di decollo della pista 15, con un’oscillazione tra 65,9 e ben 85 dBA.

“Lungo le rotte di decollo e atterraggio tra Roma, Ciampino e Marino, i dati sul rumore degli aerei sono allarmanti, a riconferma del fatto che va ridotto subito il numero di voli e passeggeri che gravano sullo scalo laziale
-ha dichiarato Maurizio Gubbiotti, coordinatore della Segreteria nazionale di Legambiente-. E’ un impatto ambientale molto pesante quello prodotto dall’aeroporto, non solo dal punto di vista acustico, ma anche atmosferico.

Per chiedere risposte serie alle Istituzioni, venerdì mattina consegneremo questa relazione all’apertura della Conferenza dei Servizi in cui si discuterà del futuro dell’infrastruttura, in particolare della sua zonizzazione acustica, chiedendo di essere ascoltati.” Incredibile considerare che questi valori si ripetono durante una “normale” giornata per decine e decine di volte, ad ogni decollo ed atterraggio, con una frequenza che arriva a pochi minuti: nel giorno rappresentativo identificato ai sensi delle norme vigenti, il 22 maggio nel 2008, la centralina nella zona residenziale di Ciampino ha visto, o meglio dire sentito, un primo picco alle 5.51 del mattino (67,8 dBA), seguito da un altro alle 5.55 (73,3 dBA), poi si risposa fino alle 6.22 (78,2 dBA), ma si viene disturbati ancora alle 6.25 (84,7 dBA), poi alle 6.34 (78,1 dBA), e ancora alle 6.47 (83,7 dBA) e alle 6.49 (75,3 dBA), di nuovo alle 6.52 (65,4 dBA).  

Stessa storia per tutte le situazioni. All’Asilo di Ciampino tra le 8.08 e le 16.28 dello stesso giorno sono ben 75 le occasioni di rumore estenuante per i piccoli bambini, con una punta massima di ben 73,8 dBA. Anche a Roma la situazione non migliora: chi fosse voluto andare a dormire, avrebbe avuto rumori forti alle 22.23 (68,8 dBA), poi alle 22.33 (73,9 dBA), alle 22.54 (73,8 dBA), alle 22.58 (74,4 dBA), ancora alle 23.03 (75,5 dBA) e di nuovo alle 23.11 (75,5 dBA) e 23.29 (75,7 dBA). 

Insomma nemmeno il tempo di girarsi dall’altra parte e riprendere sonno.
L’aeroporto di Ciampino è uno scandalo e un’offesa alla dignità delle persone che deve e può essere risolta subito, già nella conferenza dei servizi che si apre venerdì -ha affermato Roberto Barcaroli, portavoce del Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino-. 

In questo aeroporto 58.000 voli all’anno, decollano e atterrano a 150 metri dai palazzi di una città -Ciampino- dove vivono 40 mila abitanti, con una densità di 3.500 abitanti a km quadro. Decollano e atterrano a poche decine di metri sopra le teste degli abitanti di Marino e del X Municipio di Roma. Aggrediscono con un inquinamento acustico che ARPA Lazio, il Dipartimento Epidemiologico Regionale e la Asl RM/H hanno dimostrato essere ampiamente fuorilegge e con gravi conseguenze per la salute dei cittadini. Bruciano decine di migliaia di litri di kerosene ogni giorno a poche decine di metri dalle case dove vivono donne, uomini e bambini, senza alcun abbattimento dei prodotti della combustione. Non è più accettabile, già da venerdì, che uomini e donne che rappresentano le nostre Istituzioni tacciano e fingano di non vedere quello le Istituzioni stesse hanno denunciato e non pongano fine a questa situazione.”

  L’ulteriore analisi presentata, è la piena riconferma delle valutazioni emerse dal rapporto di ARPA Lazio (CRISTAL), reso pubblico a marzo del 2009, dopo un anno di accurati rilevazioni ambientali, dimostrando come il traffico aereo che grava su questo aeroporto superi abbondantemente ogni limite di legge, esponendo gli abitanti di tali aree a gravissimi rischi per la salute. Danni certificati, successivamente, dallo Studio Epidemiologico S.E.R.A, che ha rilevato come l’inquinamento acustico legato allo scalo laziale abbia provocato conseguenze dannose sia in termini di malattie cardiocircolatorie che dell’apparato respiratorio. L’Arpa, nel frattempo, ha quantificato in 60 movimenti giornalieri complessivi (atterraggi + decolli) il massimo sostenibile da questo aeroporto, in base alle leggi vigenti, contro un traffico attuale di almeno 160, per un numero di passeggeri che in soli sette anni sono passati da meno di un milione a cinque milioni.

Sono incredibili i dati rilevati dall’ARPA Lazio nell’intorno dell’aeroporto di Roma Ciampino, decine di migliaia di persone sopportano un rumore davvero molesto, con risvolti seri sulla salute -ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Pochi anni fa non esistevano analisi ambientali sull’area e furono proprio Legambiente ed i comitati a realizzare un primo monitoraggio. Oggi la situazione non è più così, i dati ci sono e sono chiarissimi, non si può attendere oltre, dalla conferenza dei servizi che si apre venerdì mattina serve una risposta certa nella direzione della limitazione dell’operatività dello scalo. L’unica soluzione per avere meno inquinamento è quella di avere meno voli.”


In allegato potrete trovare oltre alla Relazione anche Tabelle contenenti il rilevamento dati sul rumore elaborate da Legambiente Lazio su dati ARPA Lazio



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